Si laurea in fisioterapia presso l’Università degli studi di Padova nel 2016. Si occupa in particolare di trattare le disfunzioni del movimento ed è specializzato in linfodrenaggio manuale secondo il metodo Vodder.

Centro d’eccellenza per l’ultrasuonoterapia a Conegliano, il Centro Medico Spondilos è il luogo a cui rivolgersi in caso di patologie muscoloscheletriche che presentano tessuti infiammati o contratti.
Terapia basata su onde acustiche non percepibili dall’orecchio umano, che determinano un aumento della temperatura in profondità e una stimolazione meccanica dei tessuti permettendo d’ottenere effetti analgesici, antinfiammatori e spasmolitici, l’ultrasuonoterapia sfrutta – per l’appunto – tutto il potere degli ultrasuoni. Che, oltre ad avere capacità diagnostiche in campo medico e un efficace effetto estetico, vengono impiegati con successo anche in ambito terapeutico-riabilitativo.
L’ultrasuonoterapia si avvale degli effetti delle onde sonore sul corpo umano. Le vibrazioni sonore a frequenze molte elevate, impercettibili all’orecchio umano, con la loro potenza riescono infatti a penetrare nei tessuti in profondità.
Il Centro Medico Spondilos si avvale da anni delle proprietà dell’ultrasuonoterapia, orientando il paziente sul numero di sedute ideale e sulla corretta entità della frequenza delle onde sonore, che varia a seconda della patologia e dell’area di tessuto da trattare. Importante è concentrarsi sull’irradiazione ultrasonora, che produce un micromassaggio con tre principali azioni: chimica, termica e di riattivazione circolatoria.
Due sono le tipologie applicative che il Centro offre ai suoi pazienti, nell’ambito dell’ultrasuonoterapia a Conegliano:
Il trattamento a contatto diretto è il metodo più diffuso. Individuata la zona da trattare, si stende un gel conduttivo che permette una migliore trasmissione delle onde sonore; a contatto con la cute, l’apparecchio preposto vieno utilizzato con movimenti rotatori. Se l’area oggetto della terapia è localizzata, è possibile erogare gli ultrasuoni a intermittenza con pause di un secondo.
In alternativa, è possibile optare per il trattamento a contatto indiretto in acqua: in questo caso, mani e piedi vengono immersi in acqua all’interno di un recipiente di medie dimensioni. La testina dell’apparecchio viene tenuta a distanza dalla cute, a circa 1 cm, con una frequenza di erogazione generalmente di 3 watt/cm: una soluzione, questa, particolarmente consigliata per gomiti, ginocchia, malleoli e mani. I maggiori benefici si riscontrano in caso di artrosi ed epicondiliti, ma anche per contusioni e distorsioni aggravate da edemi.
Le sedute di ultrasuonoterapia hanno una durata variabile e producono diversi effetti:
Ecco dunque che, tale tecnica, è particolarmente consigliata per chi soffre di:
Si laurea in fisioterapia presso l’Università degli studi di Padova nel 2016. Si occupa in particolare di trattare le disfunzioni del movimento ed è specializzato in linfodrenaggio manuale secondo il metodo Vodder.
Laureato in Fisioterapia con il massimo dei voti, consegue un master in Osteopatia nelle disfunzioni neuromuscolo-scheletriche. Già fisioterapista dell'Udinese Calcio, segue ora la prima squadra del Volley Prata.
Ha conseguito il Diploma Universitario di Fisioterapista nell’anno accademico 2000-2001 presso l’Università di Padova. Si occupa in particolare di drenaggio linfatico manuale e di terapie manuali in pazienti neurologici.
Diploma di terapista della Riabilitazione c/o Ospedale Gervasutta di Udine nel 1995. E’ il primo fisioterapista entrato nel team di Centro Medico Spondilos iniziando la collaborazione non appena diplomato.
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