Diploma di terapista della Riabilitazione c/o Ospedale Gervasutta di Udine nel 1995. E’ il primo fisioterapista entrato nel team di Centro Medico Spondilos iniziando la collaborazione non appena diplomato.

Per larieducazione funzionale a Conegliano, il Centro Medico Spondilosè il luogo perfetto. Esperti fisioterapisti sono qui specializzati nella cura e nel recupero della mobilità articolare e della forza muscolare in casi di rigidità articolare, ipotonia muscolare, alterazioni della postura, e per le patologie che interessano il rachide e gli arti, come le lombosciatalgie e i dolori cervicali. Attraverso la rieducazione funzionale, il paziente si vede ripristinare una funzionalità motoria compromessa. Oppure, impara nuove tecniche per sostituirla. Si tratta di una specifica fase della riabilitazione, che comprende tecniche kinesioterapiche complesse: mobilizzazioni neurokinesiologiche, esercizi posturali e propriocettivi, addestramento all’uso di ausili e protesi, per insegnare alla persona esercizi che possano aiutarla a recuperare la posizione eretta, a camminare, a fare le scale o a svolgere le semplici gestualità richieste della vita quotidiana, lavorativa o sportiva.
La rieducazione funzionale, spesso confusa con la fisioterapia, è in realtà un insieme di trattamenti che – successivi al lavoro fisioterapico – aiutano il paziente a tornare alle sue attività quotidiane e/o sportive. In genere dopo un intervento chirurgico, un incidente oppure un trauma. Mediante un progressivo aumento del carico di lavoro, la persona recupera la forza muscolare e ristabilisce il corretto rapporto di forza, lunghezza e tempo di attivazione dei muscoli. Scopo della rieducazione funzionale è infatti quello direcuperare la sensibilità, la funzionalità, l’articolarità e l’equilibrio, e di controllare dolore, gonfiore ed edema. Il tutto mediante esercizi di rinforzo muscolare (in caso di debolezze) o di allungamento (in caso di muscoli contratti), che possono essere a corpo libero o prevedere l’uso di ausili come le cavigliere o gli elastici. Il lavoro è graduale: si rendono le articolazioni mobili e stabili, si migliora il tono muscolare, si lavora sulla propriocezione (fondamentale per il controllo del movimento) e si insegna infine ai muscoli a lavorare di nuovo in modo coordinato, in sequenza o simultaneamente.
Il metodo Bortolin – Bourdiol, messo a punto e perfezionato in oltre quarant’anni di studi e di ricerche, è un particolare approccio terapeutico volto a raggiungere e a mantenere lo stato biologico, psicologico e fisico del paziente. È un metodo neuro-anatomico, che parte da un concetto: una malattia va ad alterare, seppure non in egual misura, tutti i foglietti embrionali (endoderma, mesoderma, ectoderma). Affinché il paziente guarisca, e non subisca ricadute, è necessario trattare le sue problematiche intervenendo in modo mirato su ciascun foglietto, combinando terapia manuale, podologia, riflessoterapia ecc. a seconda dei casi. Ecco dunque che, in caso di problematiche muscolo-scheletriche, il fisioterapista andrà ad intervenire con specifiche tecniche manipolative, neuro-riflesse e propriocettive, capaci di agire sulle algie meccaniche del rachide o delle articolazioni periferiche.
Diploma di terapista della Riabilitazione c/o Ospedale Gervasutta di Udine nel 1995. E’ il primo fisioterapista entrato nel team di Centro Medico Spondilos iniziando la collaborazione non appena diplomato.
Ha conseguito il Diploma Universitario di Fisioterapista nell’anno accademico 2000-2001 presso l’Università di Padova. Si occupa in particolare di drenaggio linfatico manuale e di terapie manuali in pazienti neurologici.
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